HANKO GIAPPONESI – LA FIRMA PIÙ STILOSA DEL MONDO

UN AUTOGRAFO QUA, UNA SIGLA LA.

FIRMA DOPO FIRMA, GIORNO DOPO GIORNO.

UNA PRATICA ORDINARIA OVUNQUE NEL MONDO.

NE SIAMO PROPRIO SICURI?

1. INTRODUZIONE AGLI HANKO GIAPPONESI

Hanko, Penna e inchiostro

Hanko, Penna e inchiostro

Siglare documenti.
Firmare contratti.
Convalidare fogli di lavoro.

Un autografo qua, una sigla la.
Firma dopo firma, giorno dopo giorno, e via a ripetizione.
Una pratica ordinaria, parte della routine quotidiana di ogni individuo.

Ne siamo proprio sicuri?

Il nostro pianeta, si sa, è pieno di luoghi misteriosi.
Ogni paese ha le sue unicità, le proprie usanze e ognuno fa le cose un po’ a modo suo.
È anche vero che il nostro mondo è un luogo altamente globalizzato.
I processi che sembrano funzionare bene per un paese, vengono riutilizzati anche da molti altri.

Ma noi lo sappiamo bene.
Sono le differenze che fanno del mondo un luogo tanto intrigante.
|| Differenza = Unicità || Unicità = Valore ||

Ok…Ma che c’entra tutto questo col “firmare dei documenti”?

Adesso ci arrivamo.
A proposito di “modi originali per convalidare un documento”, c’è un paese nel mondo (anzi, più di uno) in cui il gesto di “firmare con una penna” non é sufficiente a convertire un plico di fogli stampati in una documentazione ufficiale.

Ma si dai! Inutile dirlo…
Ancora una volta stiamo parlando del Giappone! 😁
(E dove sennò?!)

In terra jappa (e in pochi altri paesi orientali) questa procedura segue un rituale ben differente.

No, a Tokyo non si firmano con una ❌!
Ne con una stella, una faccina sorridente, un fungo alla Super Mario o altre buffe emoji (nonostante queste siano state inventate proprio qui da un certo Shigetaka Kurita).

Cosa succede in Giappone?

Qui ogni abitante possiede una collezione personale di Hanko, strumenti con cui convalidare “alla giapponese” ogni sorta di documentazione ufficiale.

Non sai ancora di che sto parlando?

Facciamola breve.
Hanko: piccoli timbri, creati con lo scopo di “diventare la firma ufficiale del loro possessore”. Ogni jappo prima o dopo nella vita ne entra in possesso.

Eh si… Una timbrata qua, una un po’ più sotto ed un’ultima a fondo pagina.
E… sbam! Documento convalidato.

L’ho fatta troppo semplice?
Mi spiego meglio.

2. COS’È UN TIMBRO GIAPPONESE “HANKO”?

Hanko Inkan Japan Seal Red Mark

Hanko Giapponese e il suo marchio rosso sfavillante (inkan)

Ogni giapponese adulto ne possiede (almeno) 2.
Uno più casual, per le faccende di tutti i giorni.
Uno più chic, per le questioni importanti.

Dico “almeno 2”, ma alcuni ne custodiscono una piccola collezione.
Questo perché ogni tipo di Hanko ha il potere di convalidare solo un certo tipo di documento.

Embè?
Cosa sono questi Hanko?

Gli Hanko (判子) sono piccoli timbri con firma personalizzata, usati in Giappone (e in altri paesi dell’Asia) per convalidare in modo ufficiale svariati documenti burocratici.

Questi timbri imprimono su carta un marchio colorato.
Il marchio “stampato” da un timbro-hanko su un documento prende il nome di “Inkan” (印鑑).

Allora…io li ho chiamati “timbri”, ma non pensare al design dei classici timbri in gomma.
Nella versione giapponese sono piccoli cilindri a sezione rotonda o quadrata, ricavati (o meglio “incavati”) da materiali duri di diversa natura.

Su ogni cilindro viene inciso in modo indelebile il nome del suo padrone o dell’azienda/organizzazione che ne fa utilizzo.

Gli artisti giapponesi da secoli marchiano i loro lavori con questi stessi timbri. È così che creano quei famosi loghi color rosso vivo!

Si! Quel marchio rosso (fighissimo) che sicuramente hai già beccato navigando online, forse mentre esploravi il mondo affascinante dei bonsai, o forse quando hai scoperto quelle famose opere d’arte Ukiyo-e.

Ukiyo-E-Hokusai-Museum

Opera d’arte Ukiyo-e del maestro Hokusai

Questo simbolo una volta impresso su un foglio prende il nome di inkan.
Di solito é di forma quadrata e riporta il nome (del suo padrone) scritto in caratteri Kanji, accuratamente scelti per la loro particolare sonorità e significato.

Piccolo off-topic:
i kanji fanno parte dell’alfabeto scritto giapponese,
insieme ad Hiragana e Katakana.

Questo logo rosso acceso (inkan) rappresenta il diritto del possessore di convalidare documentazioni ufficiali.
Ogni giapponese ha quindi un suo marchio univoco, che puó essere impresso esclusivamente dal proprio Hanko personalizzato.

Hai già capito come si utilizza?

3. COME SI USA ESATTAMENTE UN TIMBRO HANKO GIAPPONESE

hanko isolated japan japanese stamp

Un semplice Hanko cilindrico in legno

Il processo è abbastanza intuitivo:

Impugna il tuo hanko con un certo orgoglio.
Presa salda, sguardo deciso, sorrisetto compiaciuto.
Con la mano libera, avvicina il tuo Shuniku, un tampone pregno di inchiostro per hanko.

Tampona 5-6 volte il tuo hanko sullo Shuniku (applicatore di inchiostro), trasferendo il colore in modo uniforme sulla faccia incisa in rilievo.
Cerca di non esercitare troppa forza e non ripetere il processo più del dovuto: c’è il rischio che si accumuli troppo inchiostro e il risultato grafico dell’inkan potrebbe risultare poco leggibile o di bassa qualità.

A questo punto appoggia il tuo hanko sulla carta. Mi raccomando, tienilo ben diritto ed applica una pressione uniforme.
Ricorda di mantenere presa salda e sguardo deciso, come già spiegato nel primo punto.

La procedura di convalida si conclude riportando il tuo Hanko verso l’alto.
Occhio a tenerlo sempre bello dritto, mentre l’altra mano tiene ben ferma la carta su cui stai imprimendo il tuo marchio.

Congratulazioni!
Ora puoi assecondare il piccolo creativo che è in te, marchiando ogni cosa con il tuo originale (e fighissimo) logo rosso-fiammante.

A volte mi chiedo chi possa essere stato il primo giapponese in assoluto ad aver usato un hanko. Chissà dove salta fuori questa usanza…

Chi ha nascosto le biro quel giorno?

4. LE PRIME ORIGINI DEGLI HANKO IN GIAPPONE

Hanko Ancient Seal from China

Un antico Hanko cinese

ORIGINI DEGLI HANKO - L’ERA DEI SAMURAI

Torniamo per un attimo indietro nel tempo. Gia’ i Samurai erano noti per il design e la ricercatezza dei loro simboli di famiglia.
Immaginateli a sfoggiare e a sbandierare con orgoglio i bellissimi emblemi dei loro clan, ovviamente in perenne competizione.

Sto parlando dei Kamon (家紋), gli stemmi araldici ufficiali delle più altolocate famiglie giapponesi.

Oltre a decorare l’abbigliamento dei membri di ogni famiglia, i Kamon avevano un ruolo importante sui campi di battaglia.
Quando nella ressa, aiutavano a distinguere più facilmente i propri compagni dai combattenti della fazione opposta.

Il marchio di un clan Samurai rappresentava il prestigio della propria stirpe.
Il design di questi loghi veniva progettato scrupolosamente. I motivi grafici più comuni erano geometrici e stilizzati. Loghi minimalisti e di grande impatto. Uno stile che ancora oggi ispira i graphic designer di tutto il mondo.

I loro ideatori prendevano spunto dalla natura selvaggia. Dragoni, tigri, leoni, ma anche piante e fiori dal profondo significato simbolico.
Altro elemento tuttora utilizzato nei loghi moderni, per rappresentare la forza e l’identità di un gruppo.

Da designer, ho sempre avuto una particolare perversione per questi Kamon. Il loro tratto minimale. La composizione geometrica pulita. Sono stati una grande ispirazione per diversi lavori grafici che ho fatto negli anni.

Japanese Samurai Family Crests

Kamon, Simboli dei clan Samurai Giapponesi

Tornando a noi, sai perché ti ho parlato di stemmi di famiglia?
Perché questi simboli hanno dato il via a tutto.

I Kamon, questa rappresentazione grafica dell’identità di un clan, gettano le basi di quella che, dopo secoli, oggi é la cultura degli hanko che tutti conosciamo.

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ORIGINI DEGLI HANKO - L’ERA MEIJI

Fu solo nell’era Meiji, attorno al 1870, che in Giappone avvenne il grande stravolgimento

Una nuova legge, promulgata dal governo giapponese, decise che qualunque documento pubblico convalidato con firma o marchio non registrati, da quel momento non sarebbe stato più ritenuto valido.

Com’è facile intuire, di li a poco la cultura del timbro Hanko si estese rapidamente in tutto il Giappone, imponendosi in modo definitivo in epoca di modernizzazione post guerra.

Quali le conseguenze?

La richiesta di Hanko cresceva a dismisura e il mercato giapponese dovette adattarsi rapidamente a questi nuovi ritmi.

Ecco come é andata.

ORIGINI DEGLI HANKO - L’ERA MODERNA

Quale fu la risposta della società giapponese a questa grande domanda di Hanko personalizzati?

Come puoi immaginare, ci fu un’esplosione di nuovi modelli e tipologie di hanko. Prodotti sempre più moderni ed accessori esclusivi legati a questo mondo.

Tutto in nome degli Hanko!

Ecco, per esempio, nascere appositi cofanetti personalizzati per Hanko.
Piccoli scrigni, decorati e rifiniti in mille mila modi, per custodire ed avere sempre appresso il proprio timbro-firma.

Ma anche nuovi tamponi/cuscinetti portatili, per avere con se una scorta di inchiostro comoda. O ancora, speciali pennelli per ripulire la faccia intagliata dell’hanko, quella che va “inzuppata” nell’inchiostro (dove è incisa la firma).

E fu solo l’inizio.

I design e gli accessori dei timbri hanko giapponesi continuarono ad evolvere, per stare al passo coi tempi, i nuovi trend e le necessità di chi li utilizza.

È il caso del 1965, quando i primi Hanko autoinchiostranti invasero il mercato. Non era più obbligatorio avere sempre con se lo Shuniko, il tampone impregnato di inchiostro rosso.

L’evoluzione poi continua, con la comparsa di quelli che io chiamo gli “hanko-ninja”, dei timbri ingegnosamente nascosti all’interno di oggetti di uso quotidiano (nelle penne, per esempio).

Arriviamo ai giorni nostri.

Tra i rumor che avvertono di un possibile cambio di rotta sull’utilizzo stesso degli hanko. E la realtà quotidiana, in cui questi strumenti continuano ad essere centrali nella vita di chiunque sia residente in Giappone.

Perché centrali?
Ora ti spiego perché in Giappone sei praticamente obbligato ad usare un hanko.

5. GLI HANKO GIAPPONESI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI

Hanko-random-fai-da-te-BJT

Hanko fai da te

Poco o nulla è cambiato (almeno fino al 2020, quando la pandemia ha spinto il Giappone ad ipotizzare un possibile futuro senza questi piccoli timbri).

Per il momento gli hanko giapponesi sono ancora necessari per una gran varietà di transazioni pubbliche ed operazioni burocratiche.

Facciamo un esempio.
Sei residente in Giappone e devi farti un giro in banca?
Se vuoi svolgere particolari operazioni, dovrai utilizzare un hanko, uno speciale. Un timbro creato appositamente per quello scopo, e registrato presso il tuo istituto bancario di riferimento.

Altra tipica “situazione da hanko” è l’ufficio postale.
Ma anche nei luoghi di lavoro, se devi timbrare l’ingresso.
O ancora per validare documenti di matrimonio, per registrare la propria auto, nei certificati di nascita o di morte, e avanti discorrendo.

Si potrebbe continuare all’infinito.

In Giappone gli hanko hanno davvero tanti utilizzi ed ogni situazione richiede il proprio specifico timbro.

6. I DIVERSI TIPI DI HANKO IN GIAPPONE

Different Hanko Seal from Japan

Timbri Hanko esposti in uno shop Giapponese

Possiamo catalogare questi strumenti in 4 gruppi.
4 diversi Hanko, con nomi ed utilizzi ben specifici.

1. GINKOIN (銀行印)
2. JITSUIN (実印)
3. MITOMEIN (認印)
4. SANMONBAN (三文判)

1. GINKOIN (銀行印)
È utilizzato per creare e gestire conti bancari e per importanti transizioni monetarie.

2. JITSUIN (実印)
È il più importante timbro di convalida giapponese.

Necessita di essere registrato nel proprio ufficio pubblico di riferimento, dove sono catalogate tutte le info sul tuo hanko personale.
Oltre la registrazione presso questi uffici governativi, viene rilasciato un certificato di registrazione del proprio timbro-firma (chiamato “inkan Shimesho”).

Ci sono situazioni in cui il proprio marchio non viene accettato, finche non viene mostrato anche questo certificato di autenticità del proprio timbro (Shimesho).

3. MITOMEIN (認印)
Il più generico tra tutti gli hanko giapponesi.
Copre una gran varietà di utilizzi nella vita di tutti i giorni.

4. SANMONBAN (三文判)
È un timbro già pronto acquistabile in svariati punti vendita, un hanko sulla cui estremità sono già impressi i più popolari nomi giapponesi. Insomma quello strumento salvavita per la classica giornata storta in cui:
Sei in ritardo -> Esci di corsa -> Dimentichi il tuo hanko sul tavolo di casa.

In genere è fatto di plastica o altri materiali “cheap” e certamente non fatto a mano ne inciso in modo artigianale.

È quindi il più economico tra tutti gli hanko e si può trovare anche nella sua versione autoinchiostrante (il questo caso prende il nome di “Shachihata”).

7. DOVE POSSO ACQUISTARE UN HANKO IN GIAPPONE?

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Scatola di Hanko in uno shop dedicato

Gli hanko più semplici, quei modelli base (non fatti a mano), possono essere acquistati in moltissimi shop jappi per una modesta somma (Prezzo di base attorno ai ¥500 circa €4.00 / $5.00 ). Alcuni di questi negozi sono specializzati e vendono solamente questo tipo di hanko entry level.

Se da una parte abbiamo timbri economici alla portata di tutti, d’altro canto c’é anche un esteso mercato di hanko di alta qualità.
Questi strumenti di alta gamma sono diversi per materiale, design e prezzo. Per esempio, tra i pezzi più costosi possiamo trovare anche timbri venduti attorno ai 1000 euro (o più).

Una bella botta, senza dubbio!
Ma cosa giustifica un tale prezzo?

Beh, in questo caso parliamo di hanko fatti a mano, utilizzando materie prime di alta qualità con ottime performance di durevolezza, creati ad arte dalle sapiente mani di un artigiano o un incisore di hanko professionista.

Ma di che materiale saranno mai fatti questi hanko di lusso?

8. C’È UN HANKO GIUSTO PER OGNI GUSTO

Hanko-corno-vetrina-Giappone-Tokyo

Diversi Hanko nella vetrina di uno shop di Tokyo

Nel corso del tempo, sono stati realizzati hanko con una miriade di materiali differenti.

Legno, pietra dura, avorio, corno di cervo o di bufalo, cristallo, giada.
Giusto per citarne alcuni.

Materie prime di lusso con un elevata resistenza, fatte per durare (si spera) a lungo. Piccoli tesori, tramandati di generazione in generazione.

Sai qual è la recente tendenza per questo mercato degli hanko di lusso?
Titanio! Un materiale sempre più popolare tra i moderni produttori di timbri giapponesi. Forte, abbastanza leggero e soprattutto resistente alla corrosione.

E tu? Che materiale sceglieresti per il tuo hanko.
Perché sai, puoi avere il tuo timbro anche se non sei Giapponese.

Perché dovresti acquistarlo?

Beh, o per utilizzi ufficiali (se sei residente in Giappone) o per scopi ludici, come souvenir o marchio da imprimere come firma dove vuoi (io lo uso sul retro delle foto che stampo, e sui miei schizzi e disegni).

Questo é l’hanko che ho inciso con la supervisione di Naoto Sensei, un Artigiano Hanko di Kofu (Yamanashi, Giappone), che qui in foto sta rifinendo il mio lavoro. I 3 caratteri sono YA – KO – PO in alfabeto katakana (utilizzato soprattutto per nomi/parole stranieri).

A breve la storia integrale del workshop privato
con Naoto sensei da Kofu (Yamanashi, Japan).

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9. HANKO GIAPPONESE PER STRANIERI

Hanko-Maker-Japan-img-BJT

Maestro Hanko Giapponese (mentre rifinisce il primo hanko fatto da me 🤓 )

Per gli stranieri non ci sono ancora regole precise sul nome da imprimere su un hanko. Cioè, c’é il tuo nome sopra. Ma puoi anche scegliere cosa imprimere sul tuo sigillo hanko giapponese personalizzato. Solo il nome, solo il cognome, o entrambi.

Quale alfabeto giapponese è il più adatto?

Ti ricordi? Ci sono 3 alfabeti principali in Giappone.
Hiragana, Katakana, Kanji.

Hiragana
Aspetto curveggiante, tratto morbido e sinuoso.
Utilizzato per le tutte le parole jappe (in abbinamento ai kanji)
Katakana
Aspetto lineare minimale, tratto forte e geometrico.
Utilizzato per nomi e parole straniere ed alcune espressioni particolari (es. onomatopee)
Kanji
Adottati dall’alfabeto cinese, ogni ideogramma ha un significato specifico, uno stile unico e un design elaborato.

Se il tuo hanko personalizzato è un semplice (ma fighissimo) souvenir dal Giappone, puoi ovviamente scegliere il tuo nome ed alfabeto preferito.

Se invece vivi (o hai intenzione di trasferirti) in Giappone, beh… è una storia diversa.

Considera che molti uffici governativi locali non accettano Hanko per gli stranieri se sono scritti in Hiragana (o in Rōmaji, che è il nome giapponese del nostro alfabeto latino).

Vuoi essere sicuro di non sbagliare?

Quando ordini un hanko online o ne acquisti uno da un produttore o un artigiano hanko giapponese, ricordati di chiedere un incisione in Katakana o Kanji.

Sono tipi scrupolosi, gli artigiani hanko, meglio non fargli sorprese.
Dopotutto condensano tutta la loro esperienza in una serie di piccole incisioni fatte ad arte. Devono essere scrupolosi e maniaci dei dettagli, soprattutto nella fase in cui decorano gli hanko con minuziose finiture superficiali.

10. FINITURE E DECORAZIONI ARTISTICHE DEI TIMBRI GIAPPONESI

Hanko-Collection-Artigiano-Kofu

Alcuni Hanko fatti da Naoto sensei, un amico artigiano da Kofu (Giappone)

Dopo averlo testato con le mie mani, posso dirlo con certezza.
Scolpire la superficie di un hanko non è davvero un compito facile.

Richiede un’ottima conoscenza del materiale e un grado di precisione e concentrazione assoluta. Caratteristiche che solo un esperto produttore Hanko giapponese può incarnare.

Alcuni di questi timbri sono così splendidamente decorati da essere considerati vere opere d’arte.

Non sei ancora convinto?

Prova solo a pensare che lo spazio di incisione in un Hanko misura in genere dai 10 ai 15 mm (0,4-0,6 pollici).
Gli intagliatori devono lavorare all’interno di questa piccola area.
Un compito davvero meticoloso!

Ma non é tutto.

Ciò che più influisce sulla qualità finale di un sigillo hanko è soprattutto la precisione e l’omogeneità delle linee scolpite.

Poi ovviamente non trascuriamo il design, perché ogni hanko maker ha il suo stile.
Un ottimo Hanko personalizzato giapponese è armonioso ed equilibrato. Le lettere e il design devono risultare dinamici ed espressivi. Condividi il Tweet

Su ogni timbro, gli ideogrammi Kanji appaiono intricati e non proprio facili da leggere chiaramente. Potrebbe sembrare un’errore… ma questa complessità grafica è in realtà un fattore chiave per prevenire la creazione di sigilli falsi.

Se ci pensi, lo stesso accade per la tua chiave di casa: più è elaborata, più alto è il livello di sicurezza.

La faccia di un hanko non è l’unico elemento creativo.

Anche il “manico” dell’Hanko può variare per forma e complessità delle incisioni, caratterizzando ancor di più queste piccole opere d’arte.
Un manico altamente decorato è indice di autorità e di prestigio.

11. CURIOSITÀ SUGLI HANKO

I PRIMI DELLA LORO STIRPE

Alcuni di loro sono davvero antichi!
Voglio dire… un timbro vecchio 2000 anni è piuttosto impressionante! I più arzilli provengono dalla Cina.

I LOGHI DEI GRANDI ARTISTI

Il marchio degli hanko (inkan) appare in molte famose opere d’arte del passato! Hai mai notato quelle firme di artisti sembrano un piccolo marchio rosso?

LI POTRESTI AVERE IN TASCA

Un altro posti comuni dove trovare quel simbolo rosso?
Dai un’occhiata alle banconote giapponesi, ognuna riporta il marchio unico del governatore della banca giapponese.

ANCHE QUI SU BEST JAPAN TOOLS

Ultima pillola: hai notato qualcosa di strano nel mio logo di Best Japan Tools? Si! Il suo design si ispira proprio ad un marchio Hanko!

12. PER CONCLUDERE

I tempi cambiano, tutto sta diventando digitale, ma i sigilli con il nome hanko sono tuttora essenziali nella cultura giapponese.

Di recente stanno nascendo nuovi giocattolini digitali (hanko elettronico digitale) che potrebbero risolvere alcuni limiti dei loro predecessori.
Ma diciamolo, non hanno nulla a che fare con il vero hanko analogico, fatto a mano da un esperto artigiano giapponese.

La gratificazione dopo aver usato questi strumenti tradizionali giapponesi (seguendo i buoni vecchi rituali) è semplicemente qualcosa che non può essere digitalizzato! Condividi il TweetPer chiudere, che cos’è un Hanko alla fine?
Hanko è arte in rosso e bianco!
Una minuscola rappresentazione di quell’autentico senso giapponese della bellezza.

Domo Arigatō 🙏
Grazie per essere arrivato fin qui.
Se ti è piaciuta questa storia, condividila!

Written by: Dromediary